SINEAD. LA VOCE UNIVERSALE

When I’m walking off stage
When everything’s quiet
Will you stay?

Sarai sempre nel mio cuore, Voce Universale.
La prima volta che ti ho incontrata eri la sensazione che noi cultori d’Irlanda attendevamo: poi arrivò The Lion and The Cobra, un album senza eguali. Due generazioni di cantantesse ti hanno (malamente) imitato, raccogliendo il successo materiale che a te in realtà poco interessava. La musica per te era la fiamma per non perderti nel buio del dolore che ti era stato inflitto. Poi gli incontri, le interviste, e quella volta a Firenze (per questo album, con queste tue sincere parole di dedica: perciò mi permetto di usarne l’immagine) nel settembre 1992, a tradurre il tuo fiume di rabbia in parole di potenza. Eri una star, ma continuavi a fare il salmone, controcorrente, alla ricerca della tua sorgente. Eri una Universal Mother così terrena, così dolce, così frustrata da un mondo che non poteva essere il tuo. Lasciatelo dire, mentre ti piango, con lacrime di dolcezza: la Musica mi ha dato tanto, e raramente ho conosciuto e parlato e sorriso con una persona come te perché sapevamo che la Musica è un vascello. Ora la tua musica resta e il tuo oceano è vasto, forse infinito: ti auguro un viaggio di quiete, perché la vita su questa Terra ti ha fatto conoscere l’inferno. Ma nel tuo sguardo io ho sempre e solo visto stelle, dolcezza e il sorriso.
Buon viaggio, Sinead