SI SCRIVE WALDEN, SI LEGGE FUTURO.
“L’obiettivo, ambizioso, è quello di contribuire a innescare un vero cambiamento di Gestalt, che ridefinisca il modo in cui percepiamo il mondo e ad esso ci rapportiamo. Non ci servono “altri beni”, ma un altro concetto di “bene”. Non serve perseguire un aumento del “benessere”, ma riappropriarci del significato del “ben essere”. Questa è la sfida che si pone Walden, nella piena consapevolezza che non vi sono compiti messianici da svolgere e che da sola una piccola rivista non potrà mai cambiare il mondo.”
Con queste parole, nel suo editoriale, Antonio Portanova – ideatore fondatore editore di WALDEN, il nuovo magazine semestrale “Per un ecologia della mente” – presenta l’ambizioso progetto. Devo dire che non avrei
mai creduto, nel 2016 a 53 anni, di entusiasmarmi per un progetto editoriale che si colloca su un crinale poco esplorato, a metà tra la densità di un libro e la leggibilità divulgativa di un magazine, con il peso specifico sufficientemente leggero per volare e sufficientemente pesante per radicarsi. Invece ecco WALDEN (a breve online il SITO UFFICIALE). Wilderness. Awareness. Life. Development. Environment. Nature, 160 pagine, con oltre venti firme, ricercatori, filosofi, geopoeti, artisti, imprenditori, naturalisti, letterati e che si arricchiscono anche per il prezioso contributo di un inedito racconto di Barry Lopez (“Il richiamo”) e dell’intervento più noto divulgatore dei diritti della Natura, Cormac Cullinan. Si legge come un libro. Nel suo editoriale Antonio dichiara l’intento. Quando arrivi alla fine, godendo anche di splendide immagini e illustrazioni – la copertina ne è testimonianza – hai compiuto un viaggio. L’ecologia della mente è questa. Rinnovarsi, trasformarsi, senza perdere un’identità precisa, ma permettendole di pulire i canali della percezione. Dunque, “break on through” to the other side. Domani 21 ottobre la presentiamo a Modena (LEGGI) e poi girerà l’Italia. Ma è fondamentale sostenere WALDEN, acquistarla, regalarla (esiste anche una tiratura limitata in inglese) e per fare questo, per distribuirla anche i contatti sono QUI.