SENTIERI D’AUTORE GEOPOETICI SUL CORRIERE: IL SESTO ANNO

Iniziava tutto venerdì 7 marzo 2014. Da qualche mese si parlava, dalla redazione del Corriere della Sera di Bergamo, di creare una rubrica dedicata al camminare, di taglio geopoetico. Il numero uno partì dalla Corna Lunga di Sovere, sopra il lago d’Iseo, con visioni grandi tra Orobie e valle Camonica, Sebino e grandi pianure. Ricordo bene la telefonata di colui che avrebbe seguito, settimana dopo settimana, questa lunga esplorazione poetica del nostro territorio, una grande provincia fatta di pianure e conurbazioni, fiumi, torrenti, laghi, nevai, alte vette, le magnifiche Orobie…Marco Brizzi, al quale vanno grandi meriti per la riuscita di questa impresa. In effetti non pensavamo a quanto sarebbe durata, la rubrica. Venerdì dopo venerdì, senza alcuna interruzione, oggi siamo arrivati a compiere cinque anni esatti 260 settimane. Ci sono stati, come è naturale, diversi cambiamenti, nel taglio, nello stile, nel modo di proporli e soprattutto, nel mio modo di osservare e raccontare. Un grande insegnamento da questa magnifica “provincia” per sviluppare i dettagli che hanno definito la mia geopoetica. Ecco QUI come ho voluto celebrare oggi, camminando dentro il “centro esatto” della nostra provincia, dove le Orobie non finiscono mai di incantarci per le continue sorprese che regalano. Non c’è molto da dire se non…camminiamo ancora. Camminiamo sempre.