L’ORIZZONTE. IL NORDLAND E IL TEMPO CHE SI FA SABBIA.

Dall’alto è più facile vedere lontano. Poi si torna a terra e si cammina – si procede. Il Nordland per me è sempre stato il collo della clessidra. Qui ho sempre sentito l’Ultratempo sgretolare il tempo,  farsi sabbia del tempo che vola e disegna linguaggi sulle rocce e attraversando la terra

che si apre, ho visto il prossimo cammino. Senza dimenticare da dove vengo, mi è tornata in mente questa, da “Camminando” di due anni fa:

“Mi è chiara una cosa, all’ottavo pensiero: la verità senza nome che tutto pervade, passando da una sponda all’altra sui tronchi di larice, è il torrente gioioso e potente emerso dalla ulterness. Lo ha detto la luce impigliata nella schiuma bianca del vento: non fermarti. Prosegui sino a dove non conosci. Capirai allora perché sei vivo.”