CRIMINALI DI GUERRA E CRIMINALI DI PACE
“…Habitat distrutti, alberi inceneriti, animali uccisi, immissione di gas climalteranti, suolo che resta scoperto aumentando il rischio idrogeologico…”. Mi sono svegliato così, questa mattina. Un’amica, che sa di cosa parla, perché conoscere l’ecosistema è il suo lavoro, mi ha inviato questo messaggio e questa foto scattata ieri sera. Quando – senza occhiali – ho visto la foto, la prima cosa che saltava agli occhi, credevo mi avesse inviato l’immagine e il link a qualche articolo sull’orrore in atto in Ucraina: le follie criminali di Putin, missili ipersonici, bombe al fosforo, insomma, avete capito. Invece no. In Valcamonica da inizio anno è almeno il terzo incendio, sulla sponda sinistra della valle, perché esistono criminali di pace che tentano di uccidere l’ecosistema – accade come sapete bene ovunque in Italia, ma spesso ci si fa attenzione solo in estate. Invece in montagna, con cinque mesi di siccità, bisogna aprire gli occhi sempre. Cosa che chi è preposto a fare, spesso non fa abbastanza. E si che nei paesi, spesso è noto il personaggio che ama provare ad assassinare l’ecosistema. Servono le prove, certo. Basterebbe indagare seriamente, ad alti livelli. Fare capire che l’ecosistema è tutto. Intanto certo che dall’Ucraina arrivano notizie orrende. Pare un incendio vicino a Chernobyl. Morti, feriti, gente che scappa. Non vi paia irriverente questo parallelo: non lo è. Chi attacca la Terra, attaccata tutti i suoi abitanti. La guerra ora è la prima emergenza, la pace la prima aspirazione (non sono certo che certe potenze vogliano DAVVERO la pace, però: vorrei vedere altre attitudini, sentire altre frasi, cogliere intenzioni chiare). Ma ricordiamo sempre che anche queste sono guerre e ci sono ogni giorno. Solo perché non muoiono i nostri simili, non significa che non muoia qualcosa di noi. Per fortuna poi, la Terra, si rigenera. Lo ha sempre fatto. Il fuoco, il ghiaccio, l’acqua. Tutto è servito alla Grande Madre per essere ciò che è. E che ora si aspetta che i figli la smettano di farle e di fare la guerra in Ucraina, in Siria, in Africa (Burkina Faso, Egitto, Libia, Mali, Mozambico, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Sud Sudan)
PS. A chi interessa il luogo di questo incendio camuno, siamo a Rino di Sonico. Per una coincidenza, settimana scorsa camminavo in quella zona tra boschi e meraviglie. Io amo la Valcamonica. E’ casa dei miei passi e delle mie visioni, come pochi altri luoghi.